|
|
Il
Salone del Gusto consacra in maniera
compiuta la propria vocazione
internazionale e si afferma come
un momento centrale nel calendario
di chiunque al mondo abbia a cuore
il cibo. Insieme a Terra Madre,
con la quale costituisce ormai
due parti inscindibili e interconnesse
che dialogano fittamente tra di
loro, il Salone del Gusto è
forse lunico luogo al mondo
dove contadini e artigiani, il
mondo della cultura accademica
e i cuochi, grandi cultori dellenogastronomia
e semplici neofiti
si possono incontrare, dando vita
a scambi e amicizie.
È
il luogo dove si realizza una
fitta rete di relazioni nel nome
di un cibo sostenibile, che sappia
ancora trasmettere gioia, e a
cui sia restituito il suo pieno
valore. Il Salone del Gusto è
quindi un evento educativo, perché
permette di imparare, conoscere,
confrontare e informarsi, ma tutto
questo si realizza nel nome di
un diritto al piacere molto responsabile
e pienamente condiviso. È
soprattutto una festa, fatta per
conoscere ciò che mangiamo
e celebrare lumanità
che è coinvolta nella sua
produzione.
|
|
|
SALONE
DEL GUSTO E TERRA MADRE: UN UNICO
EVENTO
Quest’anno il Salone del
Gusto e Terra Madre sono una cosa
sola. È la grande novità,
un evento storico per tutto il
movimento internazionale Slow
Food, per Torino, per il Piemonte
e per tutti gli affezionati visitatori
che seguono il Salone Internazionale
del Gusto fin dalla sua prima
edizione, nel 1996.
Le
due manifestazioni portano a compimento
un percorso già tracciato
a partire dal 2004, l’anno
in cui è nata Terra Madre,
e che le ha viste sempre affiancate
in una scelta precisa e consapevole:
il mondo del cibo e della gastronomia
non possono prescindere da chi
lavora la terra, da chi trasforma
ogni giorno la natura in cultura,
da chi sente su di sé,
sui suoi campi e sulla propria
comunità il peso di problemi
ecologici, climatici, economici,
sociali sempre più soffocanti.
L’evento
Salone del Gusto e Terra Madre
2012 si pone come una grande narrazione
collettiva, completamente aperta
al pubblico (e gli incontri di
Terra Madre lo sono per la prima
volta). Si parte dal racconto
delle persone e dei territori
per gustare meglio, capire di
più, incontrare e scambiare.
La rete delle comunità
del cibo si unisce all’incredibile
patrimonio del Salone, fatto di
produttori, cuochi, Laboratori
del Gusto, attività educative,
Presìdi Slow Food, lo arricchisce
e offre nuove opportunità
ai visitatori, con tutti gli appuntamenti
classici e un fitto programma
di conferenze. Le storie dei protagonisti
di Salone del Gusto e Terra Madre
2012 ci raccontano di come si
può cambiare il paradigma
che regola questo mondo in crisi
a partire dal cibo. E dimostrano
che possiamo fare qualcosa di
buono per la nostra salute, l’ambiente
e il sistema produttivo senza
rinunciare al piacere del cibo
e alla convivialità.
Ecco
perché abbiamo scelto come
slogan di questa edizione “Cibi
che cambiano il mondo”.
Un progetto rivoluzionario, che
però richiede un nuovo
modo di pensare: noi ci mettiamo
i cibi, voi metteteci la testa!
|
|
|
COME
ARRIVARE
Per raggiungere il Salone del Gusto
e Terra Madre, usa i mezzi pubblici!
Con
la bicicletta
Vieni al Salone Internazionale del
Gusto e Terra Madre in bici con il
bike sharing di ToBike, trovi le rastrelliere
proprio davanti all'ingresso del Lingotto.
Stazioni e info su tobike.it
In
treno, bus o metropolitana
Torino è servita da tre stazioni
ferroviarie:
Da
Porta Nuova si raggiunge Lingotto
Fiere in 20’ con le linee 1,
18 e 35 oppure con la metropolitana
in 10’ (6 fermate; linea 1 -
direzione Lingotto)
Da
Porta Susa si può facilmente
raggiungere Lingotto Fiere con la
metropolitana in 20’ (9 fermate;
linea 1 - direzione Lingotto)
Dalla
stazione Lingotto è possibile
arrivare alla Fiera a piedi tramite
la Passerella Olimpica, indicata da
segnaletica dedicata
Da
Piazza Castello (centrò città)
il Lingotto Fiere è raggiungibile
prendendo la Linea B Torino Inedita
del servizio di bus turistico City
Sightseeing (fermata 5 o fermata GTT
linee 1-18-35 Lingotto fiere disponibile
nei giorni del Salone). Per maggiorni
informazioni visita www.turismotorino.org/busturistico
Calcola
il percorso per raggiungere con i
mezzi pubblici Lingotto fiere: clicca
qui (servizio Gtt)
I
visitatori che presentano alle casse
l'abbonamento annuale, plurimensile
Gtt e Formula hanno diritto a uno
sconto del 20% sul biglietto di ingresso.
Lo sconto si applica anche lunedì
29 ottobre a quanti presentano alle
casse un settimanale o un abbonamento
mensile in corso di validità
nella settimana della manifestazione,
oppure un biglietto singolo Gtt timbrato
il giorno dell’ingresso
I
visitatori che presentano alle casse
il biglietto di Trenitalia utilizzato
per raggiungere Torino tra il 25 e
il 29 ottobre possono usufruire dello
sconto del 20% sull’ingresso
del Salone del Gusto e Terra Madre
INFO
www.ferroviedellostato.it
www.comune.torino.it/gtt
Con
il Taxi
Pronto taxi: 011 5737
Radio taxi: 011 5730
In
automobile
Vieni al Salone del Gusto e Terra
Madre con il Road Sharing!
Tutte
le autostrade si raccordano alla tangenziale
di Torino; consigliamo di uscire in
Corso Unità d’Italia
e di seguire le indicazioni “Lingotto
Fiere”
Il
Centro Fiere è dotato di un
moderno parcheggio a raso, e di un
multipiano sotterraneo raggiungibile
tramite l’entrata di Via Nizza
280 o il sottopasso di C.so Giambone
(accessibile da C.so Unità
d’Italia): per maggiori informazioni
è possibile visitare il sito
dell’Apcoa, società che
gestisce il servizio
In
aereo
L’aeroporto torinese di Caselle
è situato a 16 chilometri nord-ovest
dal centro cittadino.
Navette
bus e taxi raggiungono il centro fieristico
in circa 30/40 minuti utilizzando
la veloce tangenziale (uscita consigliata
C.so Unità d'Italia).
INFO
www.aeroportoditorino.it
www.comune.torino.it/gtt/aeroporto.
|
.
CIBI
CHE CAMBIANO IL MONDO
Esposizione
su biodiversità, agricoltura
e consumi quotidiani
Dopo
le tappe di Tours, Bilbao e Riga, l’esposizione
“Cibi che cambiano il mondo”
approda a Torino, durante il Salone
del Gusto e Terra Madre, illustrando
il tema centrale dell’evento,
attraverso immagini, testi e aree interattive.
Destinatari
privilegiati sono i consumatori europei,
invitati a riflettere sul fatto che
ogni scelta d’acquisto fatta in
casa propria può avere conseguenze
importanti.
Si
inizia con il giro del mondo per immagini
proposto da una mostra fotografica,
si prosegue con un gioco per adulti
e bambini che insegna a usare tutti
i sensi per riconoscere il cibo, e si
finisce in un piccolo supermercato dove
riflettere sull’impatto delle
nostre scelte. In mezzo, un percorso
in quattro tappe alla scoperta della
filiera di due prodotti simbolo, la
banana e il caffè, e un piccolo
orto in cui i bambini possono giocare
e portare a casa una piantina da coltivare,
per imparare qualcosa sul rapporto tra
il cibo e la terra.
Nell’aula
video, tre documentari girati in Kenya,
Etiopia e Senegal raccontano piccole
grandi storie e possibili alternative
virtuose, esempi di resistenza alla
dilagante follia del sistema alimentare
industriale. Sono i racconti dei Presìdi
Slow Food dello yogurt dei Pokot con
la cenere, del caffè selvatico
della foresta di Harenna e del cuscus
salato di miglio dell’isola di
Fadiouth, tutte esperienze che dimostrano
come, partendo dal cibo, possa cambiare
la vita di un’intera comunità.
L’esposizione
è allestita con materiali riciclabili
ed ecologici ed è finanziata
dall’Unione europea, nell’ambito
del progetto 4Cities4Dev, di cui Slow
Food è partner insieme alle città
di Torino (capofila), Tours, Bilbao
e Riga.
|
CONFERENZE
I
cibi cambiano il mondo attraverso
le scelte di consumatori, cuochi e
produttori attenti e interessati a
conoscere la storia dei prodotti che
mangiano, cucinano, producono. Le
Conferenze del Salone del Gusto e
Terra Madre sono un’occasione
per raccontare queste esperienze,
aprire il dibattito su come stili
alimentari responsabili possano migliorare
la nostra salute e quella del pianeta,
mettendo in discussione distorsioni
e paradossi dei grandi sistemi produttivi
e distributivi.
Quest’anno
le Conferenze si arricchiscono dei
contributi delle comunità del
cibo di Terra Madre: nelle loro esperienze
si trovano preziose intuizioni su
come uscire dalla crisi che stiamo
vivendo, su come cambiare rotta nel
nostro rapporto con l’ambiente
e le risorse naturali e su come immaginare
nuovi modelli economici, culturali
e sociali cui fare riferimento.
Alle
Conferenze del Salone del Gusto e
Terra Madre si presentano scenari
di futuri possibili, realtà
virtuose e danni collaterali di scelte
frettolose e indiscriminate: dalla
distruzione del paesaggio al cambiamento
climatico. Si parla di questioni che
si presentano sempre più spesso
alla nostra attenzione, per capirne
i legami di causa-effetto che le accomunano
e che riguardano tutti noi: orti urbani
e land grabbing, green economy, energie
rinnovabili, proprietà intellettuale,
problemi e prospettive del continente
africano, rapporto fra giovani e agricoltura…
LE
CONFERENZE, A INGRESSO LIBERO, SONO
APERTE AI VISITATORI DEL SALONE DEL
GUSTO E TERRA MADRE FINO A ESAURIMENTO
POSTI. È PREVISTA LA TRADUZIONE
SIMULTANEA INGLESE-ITALIANO
Per maggiori informazioni contattare:
centrostudi@slowfood.it
|
|
|
.
Info:
tel. 0172 419611
Orario:
da definire
Ingresso: da definire
Gruppi di almeno 25 persone, convenzioni,
possessori di un biglietto di ingresso
per un evento su prenotazione (Laboratori
del Gusto, Teatri del Gusto, Incontri
con l’Autore, Master of Food e Appuntamenti
a Tavola), ragazzi tra i 18 e i 30 anni,
accompagnatori di persone diversamente
abili
Biglietto Ridotto €12
ragazzi tra gli 11 e i 18 anni, over 65
Soci Slow Food € 10
Scopri tutti i vantaggi e le tipologie
di biglietti e abbonamenti riservate ai
soci Slow Food
Biglietto Scuole € 5 a studente,
per ragazzi sopra gli 11 anni
Biglietto Gratuito
bambini fino al compimento degli 11 anni,
visitatori diversamente abili, classi
di bambini sotto gli 11 anni
Vieni a trovarci con tutta la famiglia!
2
Adulti e 2 ragazzi sotto i 18 anni €
50
2 Adulti e 3 ragazzi sotto i 18 anni €
60
ABBONAMENTO INTERO PER 5 GIORNI €
60
Eventi su prenotazione
I posti disponibili per gli appuntamenti
del Salone del Gusto e Terra Madre (Laboratori
del Gusto, Teatri del Gusto, Incontri
con l’Autore e Master of Food e
Appuntamenti a Tavola) sono limitati per
cui è indispensabile prenotare.
Il
termine ultimo per le iscrizioni è
il 18 ottobre 2012. Verrà inviata
una conferma che attesterà la validità
dell’iscrizione. Non sono valide
le prenotazioni telefoniche. Sarà
possibile iscriversi agli eventuali posti
rimasti disponibili rivolgendosi durante
la manifestazione alla Reception Eventi
(Lingotto Fiere – Pad. 5). Eventuali
disdette (non sono valide quelle telefoniche)
saranno rimborsate al 70% se e solo se
pervenute entro il 25 agosto 2012 scrivendo
una e-mail a prenotazioni@slowfood.it.
Ricorda:
se sei socio Slow Food potrai avvalerti
dello sconto del 20%
Puoi
acquistare on-line i biglietti di ingresso
al Salone del Gusto e Terra Madre.
I
visitatori che acquistano in prevendita
almeno un appuntamento a pagamento del Salone
hanno diritto allo sconto del 20% sull’ingresso
intero (€ 16 anziché €
20). |
.
UN
EVENTO A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE
L’impatto
zero non esiste nelle attività
umane. Meno che mai in eventi grandi
e complessi come le fiere e i grandi
meeting internazionali. Però
l’impatto delle attività
umane, anche dei grandi eventi, si può
ridurre. Con l’innovazione, lo
studio e la ricerca, la creatività.
È quello che Slow Food sta facendo
con il Salone del Gusto e Terra Madre,
sin dal 2006. Nel 2010 abbiamo raggiunto
già un risultato importante,
riducendo l’impatto ambientale
dell’evento del 65% rispetto all’edizione
di riferimento del 2006. Con l’edizione
2012 puntiamo a incrementare ulteriormente
quella percentuale (l’obiettivo
è superare quota 70%).
Questo
percorso è il frutto di un lavoro
di analisi e progettazione sistemica
e interdisciplinare che si avvale della
consulenza scientifica dell’Università
degli Studi di Scienze Gastronomiche
e del Politecnico di Torino –
Design Industriale. Le strategie principali
messe in atto riguardano il contenimento
dei rifiuti prodotti, la compensazione
di Co2 emessa, la gestione ragionata
dei trasporti delle merci, l’utilizzo
responsabile dell’acqua e dell’energia,
la scelta di materiali eco-compatibili
per l’allestimento e la grafica
con l’applicazione di soluzioni
innovative mai sperimentate prima in
campo fieristico.
La
campagna di comunicazione del Salone
del Gusto e Terra Madre ha ridotto al
minimo l’impiego e la distribuzione
di materiali cartacei, grazie al potenziamento
della comunicazione web, all’uso
dei social media e alla sostituzione
del programma cartaceo con un'applicazione
gratuita disponibile da settembre per
android e iPhone: il programma sempre
in tasca, interattivo e facile da consultare,
per visualizzare tutti gli appuntamenti,
segnarli in agenda e assicurarsi un
posto per partecipare agli eventi in
calendario.
Per
raggiungere l’obiettivo di riduzione
dell’impatto ambientale assegnato
al Salone del Gusto e Terra Madre 2012
è fondamentale la collaborazione
dei visitatori, invitati a partecipare
attivamente a iniziative, come la raccolta
differenziata o l’impiego dei
mezzi pubblici per recarsi alla manifestazione.
Espositori
e visitatori possono diventare co-organizzatori
della manifestazione, protagonisti di
un sistema complesso in cui anche i
loro comportamenti determinano la riduzione
finale dell’impatto ambientale
negativo dell’intero evento.
|
.
CUCINE
DI STRADA
Espressione
della cultura locale e tradizionale,
del gusto non omologato, vario, fresco
e stagionale, le Cucine di Strada
tornano anche quest’anno a deliziare
il pubblico del Salone.
Uno
spuntino semplice, ma sfizioso che
potrete portarvi in giro tra le bancarelle
del grande Mercato. Nella grande tenda
tra il Lingotto e l’Oval è
possibile gustare il meglio dello
street food nazionale, dal cacciucco
tipico di Livorno al pesce fresco
appena fritto preparato secondo la
tradizione romagnola da Stefano Bartolini,
dalle imperdibili specialità
genovesi della farinateria Zena Zuena
a quelle langarole con gli agnolotti,
i tajarin e i ravioli del Pastificio
Vallebelbo. Ad allargare l’orizzonte
anche oltre i confini nazionali saranno
invece gli accattivanti prodotti mediorientali
del Kirkuk kaffè di Torino.
|
LABORATORI
DEL GUSTO
Nell’anno
in cui il Salone del Gusto e Terra
Madre si fondono per dar vita a un
evento unico che meglio racconta il
messaggio di Slow Food, anche i Laboratori
del Gusto interpretano questo cambiamento
e danno più spazio ai temi
e alle campagne della rete: l’importanza
della biodiversità e della
sostenibilità, la tutela del
paesaggio la riscoperta dei saperi
tradizionali. Come al solito in compagnia
di produttori, chef, vigneron, birrai
ed esperti che guidano la degustazione.
Le
comunità di Terra Madre partecipano
con specialità da tutto il
mondo: il cuscus algerino e siciliano
a confronto, le spezie indiane, la
forza della poco conosciuta gastronomia
albanese e i suoi elementi di novità,
la versatilità della manioca
nelle ricette tradizionali latinoamericane,
la storia dei vini naturali della
Grecia e dei Balcani, e tanti altri
contributi dall’Italia e dall’estero.
Naturalmente
non manca il vino, con la grande Francia,
ma anche Spagna, Portogallo, Slovenia,
Germania, Austria, Grecia, Georgia,
Turchia, Serbia, Croazia, Australia,
Nuova Zelanda. Il palcoscenico è
tutto dei produttori, in linea con
la filosofia di Slow Wine, la guida
del vino di Slow Food Editore che
mette al centro, insieme alla qualità,
i metodi produttivi e il territorio
di appartenenza. Da non perdere domenica
28 la grande degustazione di presentazione
dell’edizione 2013 della guida,
con oltre mille etichette italiane
ospiti nel suggestivo scenario della
rampa del Lingotto.
E
ancora birre classiche e innovative
con il Belgio e la città di
Bruxelles ospiti d’onore, cocktail
d’autore e i distillati più
rari. Scoprirete inoltre la nobiltà
di alcuni ingredienti base della nostra
cucina (come l’aceto) bistrattati
dall’industria alimentare e
assaggerete i pregiati formaggi dei
più rinomati affinatori d’oltralpe.
Inoltre,
tutti i partecipanti ai Laboratori
del Gusto hanno la possibilità
di visitare la mostra fotografica
dedicata al Progetto Vitour Landscape,
la rete internazionale che dal 2010
è impegnata nella sperimentazione
e nello scambio di esperienze e metodologie
innovative tra aree vitivinicole inserite
nella lista Unesco del Patrimonio
Mondiale dell'Umanità www.vitour.org
Per
partecipare ai Laboratori del Gusto
è necessaria la prenotazione.
Il termine ultimo per le iscrizioni
è il 18 ottobre 2012.
|
.
|
|
|
 Torino
è la quarta città italiana
per popolazione con 900.569 abitanti
dopo Roma, Milano e Napoli, ma la terza
dopo Milano e Roma per movimento economico,
capoluogo dell'omonima provincia e della
regione Piemonte, nonché uno
dei maggiori centri universitari, culturali
e scientifici del Paese. È stata
la prima capitale d'Italia.
La
popolazione del suo agglomerato urbano
è di circa 1.700.000 abitanti,
ma l'intera area metropolitana risulta
avere circa 2.200.000 abitanti. Torino
sorge nella pianura approssimativamente
delimitata dai fiumi Stura di Lanzo,
Sangone e Po (che attraversa la città
da sud verso nord). La città
è anche bagnata dalla Dora Riparia,
che scorre vicinissima al suo centro
storico. Il Po accentua la divisione
tra la parte collinare della città
e la parte di Torino collocata in pianura
compresa tra i 280 e i 220 metri s.l.m.
che scende andando da ovest verso est.
Nelle giornate invernali particolarmente
limpide suggestiva è la cinta
creata dalle Alpi che, vicinissime,
contornano tutta la parte Nord-Ovest
della città con leloro cime innevate.I
più antichi insediamenti dell'area
dell'attuale di Torino risalgono al
III secolo a.C., e sirifanno a piccoli
villaggi di tribù celto-ligure
appartenenti al gruppo dei Salassi.
Secondo alcune fonti uno di questi insediamenti
(Taurasia) avrebbe ostacolato la marcia
di Annibale nel suo attacco a Roma attraverso
le Alpi, resistendogli per ben tre giorni.
Etimologia
Quando era colonia romana fu chiamata
Julia Taurinorum, poi in onore di Ottaviano
fu chiamata Julia Augusta Taurinorum,
poi Taurini che deriva dal latino taurus
(toro) con l'aggiunta del suffisso -inus.
Secondo alcuni il nome potrebbe assumere
il significato di "monte",
da cui il significato di montanari.
Origini
e cenni storici
L'origine vera e propria della città
può essere comunque fatta risalire
al castrum costruito durante le guerre
galliche di Giulio Cesare. Nel 29 fu
eretta a colonia con il nome di Augusta
Julia Taurinorum, da cui deriverà
poi il nome moderno. Palazzo Madama.
Dopo la caduta dell' Impero Romano Torino
passò sotto il controllo degli
Ostrogoti, dei Longobardi, e dei Franchi
di Carlo Magno (773). Nel 940 fu fondata
la Marca di Torino, controllata dalla
cosiddetta dinastia arduinica che, attraverso
il matrimonio tra la sua ultima discendente,
Adelaide di Susa, con il figlio di Umberto
Biancamano(fondatore della casa Savoia)
portò la città sotto l'influenza
della dinastia savoiarda. Nel 1713 i
duchi di Savoia ottennero il titolo
di re, prima di Sicilia e poi di Sardegna,
e Torino divenne la capitale del regno.
Il Congresso di Vienna e la Restaurazione
diedero al Piemonte Genova e tutta la
Liguria, gettando, anche se involontariamente,
le basi del processo che porterà,
in poco più di cinquant'anni,
all'unità d'Italia. Dal 1861
al 1865 Torino fu per qualche anno la
capitale del nuovo Stato unitario, per
passare poi questo titolo a Firenze
e, dal 1870, a Roma. Torino con Alpi.
Nel 1943, durante laseconda guerra mondiale,
da Torino ebbe inizio una ondata di
scioperi nella grande industria che
coinvolse quasi tutto il nord Italia
e segnò la ripresa del movimento
antifascista. Torino fu ripetutamente
bombardata dagli Alleati: il primo attaccoebbe
luogo l'11 giugno 1940, gli ultimi nel
1945 (la massima intensità fu
raggiunta nel 1943). Dopo il secondo
dopoguerra Torino fu il simbolo della
crescita economica dell'Italia, tanto
che riuscì ad attirare migliaia
di emigranti dal Sud dell'Italia per
via delle richieste di manodopera negli
stabilimenti automobilistici. Nel 1974
la città raggiunse gli 1,2 milioni
di abitanti. Il numero di immigrati
fu tanto consistente che l'allora sindaco
Diego Novelli dichiarò che "Torino
è per popolazione la terza città
meridionale d'Italia dopo Napoli e Palermo".
Monumenti e luoghi d'interesse
Il famoso Caval d'Brons, in Piazza San
Carlo. Tra i monumenti di Torino più
noti anche all'estero sono da citare
l'ottocentesca Mole Antonelliana, simbolo
incontrastato della città, Palazzo
Reale (antica dimora dei Duchi e in
seguito dei Re che governarono la città),
larinascimentale Cattedrale di San Giovanni
Battista del XV secolo (celebre in quanto
custode della Sacra Sindone), nonché
l'imponente Palazzo Madama. Quest'ultimo
in particolare merita attenzione in
quanto situato nel vero centro metaforico
e geografico della città; le
sue porzioni più antiche risalgono
addirittura all'epoca romana (si tratta
di due delle sue 4 torri, ora inglobate
nella facciata). Fu trasformato in castello
nel medioevo con l'aggiunta di due ulteriori
torri e rimaneggiato più volte:
in particolare all'inizio del Settecento
quando venne dotato di una nuova splendida
facciata ad opera di Filippo Juvarra.
La città di Torino e i suoi dintorni
inoltre sono abbellite dalle numerose
Residenze Sabaude, Patrimonio Mondiale
dell'Umanità dell'UNESCO (Casa
Savoia). Un importante discorso merita
il quartiere di Cit Türin per i
numerosi edifici costruiti in stile
Liberty, che fanno di Torino, insieme
a Milano, la capitale italiana di questo
stile. La Gran Madre di Dio, chiesa
neoclassica sulla collina torinese,
di fronte a Piazza Vittorio Veneto.
Una caratteristica di Torino è
costituita dai portici che si sviluppano
per oltre 16 km dei quali circa 12 sono
interconnessi. I primi portici risalgono
già al medioevo ma è partire
dal XVII secolo che si cominciano a
costruire i portici monumentali tuttora
presenti. La prima testimonianza è
l'ordinanzadi Carlo Emanuele I del 16
giugno 1606 in merito alla costruzione
di piazza Castello secondo il progetto
di Ascanio Vitozzi che comprendeva portici
attorno a tutta la piazza. Anche nel
progetto di Piazza San Carlo di Amedeo
di Castellamonte di qualche anno successivo
erano previsti portici tutt'attorno.
Negli stessi anni Filippo Juvarra costruì
i portici di porta Palazzo. Nel 1765
Benedetto Alfieri ebbe l'incarico di
rifare i portici di piazza Palazzo di
Città mentre nel corso del XIX
secolo si aggiunsero quelli dell'attuale
piazza Vittorio Veneto, piazza Carlo
Felice e piazza Statuto. Ancora vennero
congiunte le due stazioni ferroviari
di Porta Nuova e Porta Susa con un percorso
porticato attraverso Corso Vittorio
Emanuele II, corso Vinzaglio, vie Sacchi,
Nizza, Pietro Micca e Cernaia.Il portico
che unisce Piazza Castello con piazza
Vittorio Veneto attraverso via Po sul
lato sinistro prosegue anche nell'attraversamento
delle vie per permettere al re di giungere
fino al Po senza bagnarsi anche in caso
di pioggia.
Recupero
del centro storico
Il centro storico di Torino è
stato oggetto di profonda riqualificazione.
Le pedonalizzazioni delle barocche piazze
centrali (Piazza Castello lato ovest,
Piazza San Carlo, Piazza Carignano,
Piazza Risorgimento, e ultimamente quella
parziale di Piazza Vittorio Veneto,
danno una prospettiva nuova ai monumenti
ed ai palazzi che le circondano, diventando
al tempo stessopunti di aggregazione
sociale e turistica. Il piano è
stato accompagnato dalla realizzazione
di parcheggi sotterranei (i più
imponenti sotto Piazza Vittorio Veneto
e Piazza San Carlo), che permettono
o permetteranno di limitare sempre più
il posteggio in superficie.La pedonalizzazione
di Via Accademia delle Scienze e parte
di Via Cesare Battisti danno inoltre
una nuova centralità al famoso
Museo Egizio di Torino, il cui ingresso
non è più ostacolato dal
traffico automobilistico. Il quadrilatero
compreso tra Corso Regina Margherita,
Piazza della Repubblica, Via Milano,
Via San Francesco d'Assisi, Via Cernaia,
Corso Palestro e Corso Valdocco, il
più antico di Torino e chiamato
comunemente Quadrilatero Romano, è
stato completamente recuperato e parzialmente
pedonalizzato. Questo quartiere è
ad oggi uno dei più famosi luoghi
della movida torinese, ricco
di bar, club, ristoranti etnici e boutiques
artigiane aperte anche la sera.L'area
a ridosso delle Porte Palatine in passato
adibita a parcheggio per auto, attraversamento
automobilistico e addirittura deposito
per le strutture temporanee dell'adiacente
mercato di Porta Palazzo, è stata
adibita a parco pubblico recintato.
Una nuova costruzione che richiama le
antiche mura a difesa della città
è stata appositamente costruita
come soluzione di compromesso, vista
l'esigenza di avere una struttura che
ospitasse le strutture del mercato di
Porta Palazzo. L'area adiacente alle
torre Palatine è diventata una
sorta di prolungamento del già
citato Quadrilatero Romano. Nello stesso
contesto il tratto di Via XX settembre
è stato ristretto e privato di
marciapiedi e con la pedonalizzazione
di Piazza San Giovanni (Torino) dona
una nuova prospettiva alla piazza e
valorizza il Duomo di Torino.
Musei
Palazzo Bricherasio, consueta sede di
mostre temporanee. Tra le grandi città
italiane Torino è una di quelle
più ricche di museiartistici,
storici e scientifici: vi sono quattro
musei nazionali: (Museo del cinema,
Museo dell'Automobile, Museo della Montagna,
il Museo del Risorgimento) e numerosi
altri musei di rilevanza nazionale e
internazionale, come il Museo Egizio,
la Fondazione Italiana per la Fotografia,
l'Armeria Reale.Alcuni musei sono stati
ampliati e rinnovati negli ultimi anni
(ad esempio il Museo del Cinema e il
Museo Egizio) o sono in corso di rinnovamento:
tra questi, il Museo dell'automobile,
i cui spazi espositivi verranno raddoppiati,
e il Museo di anatomia, il Museo di
antropologia ed etnografia, e il Museo
di antropologia criminale Cesare Lombroso,
che verranno unificati in un unico Museo
dell'Uomo, all'interno del "Palazzo
degli Istituti Anatomici" di corso
Massimo d'Azeglio.Molto importanti sono
le collezioni artistiche della città:
vi si trovano infattiopere di Leonardo
da Vinci, Antonello da Messina, Beato
Angelico, Andrea Mantegna, ma anche
di Van Eyck, Rembrandt, Van Dyck. Per
l'arte figurativa è da citare
la Galleria Sabauda (una delle più
importanti pinacoteche d'Italia), che
ospita dipinti per un periodo che va
dal XII al XVIII secolo; per l'arte
moderna e contemporanea vi sono la GAM
- Galleria Civica di Arte Moderna e
Contemporanea, (il secondo museo di
arte moderna in Italia, con 5.000 dipinti
e 400 sculture), il Museo Civico di
Arte Antica di Palazzo Madama, la Fondazione
Sandretto Rebaudengo contenente esposizioni
degli artisti contemporanei provenienti
da tutto il mondo e la Pinacoteca Giovanni
e Marella Agnelli e la Fondazione Merz.
Considerando che la vicina Rivoli ospita
nell'omonimo castello il Museo di Arte
Contemporanea, Torino può essere
considerata come il più importante
polo museale italiano per l'arte contemporanea.Un
discorso a parte merita il Museo Egizio,
il più importante d'Europa, in
quanto custode della seconda collezione
di arte egizia del mondo per vastità
e importanza dopo quella del museo del
Cairo. Le collezioni di arte antica,
la cui raccolta fu iniziata dal re Carlo
Felice agli inizi dell'800, si trovano
nel Museo di Antichità. Inoltre,
a partire da settembre 2008, sarà
aperto al pubblico il Museo di Arte
Orientale - MAO in cui verranno raccolte
collezioni provenienti dal Vicino Oriente,
dall'India, dalla Cina e dal Giappone,
oltre che dall'Asia Centrale. La Fondazione
Accorsi è una ricca collezione
privata, ora aperta al pubblico, di
opere collezionistiche. Mostre temporanee
di rilievo si tengono a Palazzo Bricherasio
e a Palazzo Madama.
|
|
|
|
|
|

.
|
|
|
|